Arabica

Circa il 70% della produzione mondiale. Si distingue per un chicco lungo e stretto, dal sapore più acido e fruttato. Per lo più essiccata con tecnica a umido, salvo i caffè brasiliani essiccati a secco.

Più delicata, aromatica e diffusa rispetto alla robusta e dal sapore più persistente (in particolare nel caso dei caffè lavati). Meno amara, contiene una % inferiore di caffeina, ma una % superiore di oli e zuccheri rispetto alla robusta. Mediamente questi caffè sono commercialmente più cari.

 

Robusta

Circa il 30% della produzione mondiale. E’ meno sensibile all’attacco di eventuali parassiti e si distingue per chicchi rotondi dal sapore più legnoso e corposo. I chicchi sono più duri e in fase di tostatura sopportano meno temperature elevate. Per lo più essiccati con tecnica a secco. Più amara, astringente e resistente con una % superiore di caffeina, ma una % inferiore di oli e zuccheri rispetto all’arabica. Proprio per la minor % di oli la macinatura dovrà essere più fine. Mediamente questi caffè sono meno costosi.